La Fortezza di San Leo nel cuore della Romagna è alla sommità di un borgo con meno di 3.000 abitanti, che merita, assolutamente, di essere visitato. La roccaforte inespugnabile ospita e raccoglie diverse mostre legate alla sua grande ed importante storia: dalla collezione di armi risalenti al 1500 a quelle della Prima e Seconda guerra mondiale; dagli strumenti di tortura alla replica dell’affresco del Vasari che rappresenta la presa di San Leo da parte della famiglia dei Medici fino a esposizioni di opere contemporanee. La Fortezza di San Leo è legata soprattutto alla vita del famoso mago ed alchimista Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro, “ospite” misterioso ed enigmatico delle sue prigioni, che dopo aver vissuto nelle corti più importanti d’Europa, da Londra a San Pietroburgo, dove gli fu possibile stringere amicizie con personalità di spicco come Schiller e Goethe, terminò la sua esistenza proprio nell’inespugnabile Fortezza di San Leo, graziato da Papa Pio VI, dopo essere stato condannato a morte da un duro processo nel 1790 per eresia e attività sediziose. In seguito alla pubblica rinuncia ai principi della dottrina professata, la condanna a morte venne commutata infatti nel carcere a vita, da scontare nelle tetre prigioni dell’inaccessibile fortezza.
In seguito visita guidata del centro storico poi tempo libero per il pranzo.
Nel primo pomeriggio si riparte in bus in direzione Longiano dove effettuerete la visita del Castello Malatestiano, sede della Fondazione Tito Balestra.
Il Castello di Longiano sorge su un poggio a 179 metri sul livello del mare: nato come roccaforte militare contro le incursioni longobarde, dotata di una doppia cinta muraria, cambiò più volte uso e destinazione, trasformandosi prima in residenza nobiliare, poi in sede amministrativa comunale ed infine nell’attuale museo d’arte moderna e contemporanea. Gli amanti dell’arte moderna e contemporanea, visitando il Castello Malatestiano di Longiano, possono oggi vivere un’esperienza estetica interessante e profonda: nella Rocca si trovano oltre duemila opere della Fondazione Tito Balestra, una grande collezione tra olii, opere di grafica e di scultura, donata in origine grazie alla generosità e liberalità di Anna Maria De Agazio, moglie di Tito Balestra, poeta italiano tra i maggiori del Novecento, appassionato di cultura, arte, fotografia.
Al termine della visita partenza per il rientro a Parma. Arrivo previsto alle 20.00 circa.
Quota valida con un minimo di 20 partecipanti
Scadenza prenotazioni 29 aprile